Dall’antico all’oggi, per dare nuova vita ai grani d’eccellenza

Operazione di Coopertiva Terra facente parte di Terra Mia Italia

Riportare a nuova vita gli antichi grani producendo i semi, certificati BIO e dal marchio di sistema CDR-Agro, che verranno messi a disposizione delle aziende incaricate che li lavoreranno e garantiranno la massima qualità dei prodotti che ne deriveranno. L’azienda #Agricodem di Francesco Concolino si occuperà della selezione dei semi quale referente tecnica del progetto ed agronomica. E’ una nuova “mission” di Cooperativa Terra, realtà che fa parte del Contratto di Rete #Terra Mia Italia, progetto ad ampio respiro che rappresenta la vera novità del mercato agroalimentare italiano. Questa nuova operazione, che avrà quali soggetti i grani Verna, Maiorca, Iermano e Saragolla, la cui origine si perde nella notte dei tempi, troverà sede in Sila su un’area di circa 80 ettari nelle tenute del Barone Collice. Si pensa anche ad una piccola produzione propria a marchio Terra Mia Italia e alla sua futura commercializzazione.

Verra’ creato un cofanetto con le 4 farine da vendere e promuovere sui mercati esteri e in qualche catena distributiva italiana che apprezzerà la qualità certificata in #BLOCKCHAIN con alto contenuto culturale e di tipicità.

E’ imminente la semina, per dar vita ad un raccolto che inizierà ad essere pronto nella primavera del 2023. Un’iniziativa che risponde anche alle attuali carenze di prodotto dovute al confronto bellico in atto tra Ucraina e Russia. 

Quasi scontato ricordare come il grano rappresenti da sempre uno degli alimenti basilari per l’uomo. La sua nascita è legata alle terre del Medio Oriente, dodicimila anni a.C. Fu allora che i primitivi iniziarono a mangiare una pianta selvatica che divenne l’antenato del grano moderno. Il grano ha completamente cambiato il modo di vivere dell’uomo primitivo, predeterminando il passaggio dalla caccia e dalla raccolta all’agricoltura. Una vera rivoluzione chiamata neolitica.
Il grano Verna è un grano tenero originario della Toscana, una varietà di grano antico oggi fortemente riscoperto ed apprezzato. Ciò grazie alle sue particolari caratteristiche e proprietà: il grano Verna contiene solo lo 0,9% di glutine rispetto al 14% di media di altre varietà di grano. La presenza di una così bassa percentuale di glutine favorisce un’alta digeribilità dei prodotti a base di grano Verna anche da parte di soggetti che non hanno ottima tolleranza al glutine.
Il grano iermano è un antico seme calabrese, “u granu jermanu” che è il nome dialettale della segale. Dall’Aspromonte alla Sila ci sono ancora dei contadini che portano avanti la cultivar da oltre 50 anni senza sosta. Essendo la Calabria una terra alquanto montuosa e quindi soggetta ad inverni rigidissimi questa cultivar tedesca si è potuta adattare bene ai nostri climi invernali.

La sua peculiarità è dovuta soprattutto ai benefici per la salute: secondo diverse ricerche scientifiche, la segale fluidifica il sangue e previene l’arteriosclerosi.

Il grano maiorca, frumento morbido e al tempo stesso robusto, ha un alto contenuto proteico, circa 8,5 grammi di proteine per 100 grammi di prodotto, sali minerali e vitamine e la farina presenta ottima qualità panificatorie. Si tratta di un alimento anche facilmente digeribile, a basso contenuto di glutine, di circa il 50% in meno rispetto agli altri grani comunemente in uso.
Il cereale Saragolla è una varietà di grano duro a ciclo precoce con un potenziale produttivo eccezionalmente elevato e stabile. È l’antenato dei moderni grani duri. La pianta è costituita da culmo alto con una spiga lunga aristata.
Che la nuova grande avventura abbia dunque inizio.

Roberto Bertellino

Ufficio Stampa Terra Mia Italia

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