Futuro e sviluppo

Marco Bellucci: "Ricevo con piacere decine di telefonate riguardanti gli ipotetici fatturati e quali saranno gli sviluppi del nostro progetto. Rispondo a tutti nel solito ed identico modo, non siamo affascinati dai fatturati, siamo affascinati dai sistemi. I sistemi con i quali si raggiungono gli stessi fatturati."

Ricordo a chi ha mente storica come il sottoscritto che i comparti agricoli, ortofrutticoli ed agroalimentari, sono allo sbando.

Non dobbiamo dimenticarci cosa è successo con le ciliegie l’anno scorso, non ci dobbiamo dimenticare cosa è successo con gli agrumi nella stagione 2020/2021.

Il progetto Terra Mia Italia sta mettendo mano alle cause di certe situazioni.

Stiamo mettendo mano alla cultura imprenditoriale, alla cultura della sicurezza alimentare, stiamo lavorando per abbandonare i principi mutualistici sostituendoli con i principi del far bene. 

Stiamo preparando una campagna alla volta per essere pronti ad affrontare le sfide dei nuovi mercati che dobbiamo conquistare non con il prezzo ma con il dinamismo, la qualità, la continuità, la logistica, la comunicazione congiunta e condivisa.

I fatturati sono la conseguenza di attività produttive ed imprenditoriali serie, sistemiche e riconoscibili.

Il Marchio Terra Mia sarà sinonimo di partecipazione attiva alle nuove sfide che ci attendono.

Oggi dobbiamo dare delle risposte ai produttori e dobbiamo avere il coraggio di dire no a certe pratiche di produzione che portano fatturati effimeri e non consolidati. 

Oggi i clienti e i consumatori vogliono riconoscerti e ritrovarti nei punti vendita in modo facile e costante ed ecco la grande campagna di comunicazione che stiamo mettendo in atto attraverso un marchio che dovrà essere riconoscibile sempre.

La riconoscibilità sarà determinante e significherà che il consumatore pretendera’ il prodotto Italiano a Marchio Terra Mia Italia e noi dovremo essere pronti.

Per far sì che tutto ciò accada, occorre proseguire nel progetto di ristrutturazione totale del sistema produttivo.

Dobbiamo ridare fiducia ai nostri produttori standogli a fianco nei momenti delle grandi scelte.

Mi vengono in mente le scelte varietali ricercando le nuove tendenze dei consumi, il packaging accattivante ma allo stesso tempo identificativo, il comarketing con settori diversi dal nostro ma trasversali, mi viene in mente la moda, l’automotive, l’industria, la vera formazione, non quella classica e tristemente inefficace ai fini imprenditoriali e di marketing oriented.

Tutto questo è il #futuro.

Dobbiamo rimboccarci le maniche scrollandoci 50 anni di parole, 50 anni di organizzazioni che sono servite solo al loro tornaconto.

Ridiamo un motivo ai giovani facendoli partecipare ad un grande progetto di cambiamento.

Quanto sarà il nostro fatturato?. Francamente non mi interessa. Sarò felice di comunicarvi che un nostro produttore quest’anno non si è dovuto “inginocchiare” a nessuno e che sarà fiero della strada che ha intrapreso ed orgoglioso di aver fatto certo una scelta difficile, ma che darà a lui e alla sua famiglia ancora un motivo per essere fiero di essere un agricoltore.

Roberto Bertellino

Ufficio Stampa Terra Mia Italia

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